La Milano Design Week 2023 è ormai volta al suo termine e, anche quest’anno, si è confermato l’indiscusso primato di tutti quegli eventi che avvengono al di fuori delle porte del Salone del Mobile. Le nuove generazioni di designer, le giovani realtà creative, ma ormai anche le più grandi firme e case produttrici, non possono fare a meno di partecipare all’insieme di mostre, allestimenti e presentazioni di prodotti, che insieme costituiscono l’immancabile ed insostituibile Fuorisalone.
Tra le centinaia di installazioni che hanno popolato le strade e i palazzi della città per tutta la settimana dedicata al design, molte sono quelle che hanno intasato i social degli addetti ai lavori e di tutti gli appassionati della materia. Esperienze immersive e ambienti completamente progettati per stupire i visitatori, infatti, hanno fatto il giro del web e sono stati tra i progetti più chiacchierati. Tuttavia, l’installazione che ha accolto i visitatori di Capsule Plaza, una mostra che riuniva figure provenienti dai più disparati settori della creatività come Daniel Arsham, Willo Perron e Sabine Marcelis, è stata sicuramente una delle più riuscite, soprattutto per chi ha potuto viverla in prima persona.
Softscope è il nome del progetto che ha occupato gli spazi del cortile interno di Spazio Maiocchi. Si tratta del risultato della collaborazione tra lo studio svizzero Panter & Tourron e XL EXTRALIGHT® e si presenta come un ibrido tra un’installazione architettonica e un vero e proprio ambiente da abitare momentaneamente.
Facendosi ispirare dal design radicale degli anni ’70 e da una buona dose di quell’immaginario riconducibile ai film fantascientifici, i designer hanno progettato un imponente conversation pit, le cui forme monolitiche conferiscono all’installazione un aspetto monumentale ed enfatizzano l’energia della tinta unita color viola che le caratterizza.
La struttura piramidale offre alle persone due modalità di fruizione. Sul perimetro esterno è possibile rilassarsi godendo dell’appoggio del grande schienale inclinato. All’interno, invece, le sedute definiscono un ambiente da conversazione pensato per stimolare lo scambio di idee e opinioni.
Softscope è stata realizzata in Organix 3.0, un materiale normalmente utilizzato per la creazione di suole, che XL EXTRALIGHT® ha dato in pasto alla creatività dei designer. Grazie alla resistenza ad acqua, raggi UV e batteri, è stato possibile utilizzarlo come rivestimento per esterni e le sue proprietà fisiche si sono rivelate perfette per rendere l’installazione confortevole. La texture tridimensionale che caratterizza l’intera superficie, inoltre, intende richiamare il mondo delle sneakers, originale campo d’applicazione del materiale.
La scelta di ideare uno spazio che non soddisfa una visita rapida e superficiale ma, al contrario, invita a concedere del tempo a se stessi e agli altri, è uno dei motivi che rende Softscope un’installazione coerente con il contesto per il quale è stata concepita. Sempre più spesso, infatti, durante la Milano Design Week si tenta unicamente di stupire e attirare l’attenzione, a discapito della più autentica e ricca esperienza che si può fare di questi momenti, ovvero quella che si basa sull’incontro tra persone e sulla condivisione di idee.