Palace e Umbro hanno presentato la loro nuova collaborazione e due capi in particolare hanno attirato la nostra attenzione.
Infatti, tra i vari pezzi ispirati dal mondo del calcio, due delle maglie realizzate per l’occasione sono caratterizzate da una grafica molto particolare, che probabilmente vi è già capitato di vedere ma la cui origine non è altrettanto nota. La stampa, che rappresenta un volto femminile trasformato per metà in una versione “digitale”, è in realtà il simbolo di “Dreamscape”, un format britannico di serate che diede inizio alla cultura rave come la conosciamo oggi.
All’inizio degli anni ’90 a Milton Keynes, una cittadina di nemmeno 200 mila abitanti a 50 miglia da Londra, un vecchio magazzino abbandonato si trasformò in The Sanctuary, il luogo in cui “Dreamscape” trovò la propria casa e che in brevissimo tempo si trasformò in un luogo di culto per appassionati, dj e artisti di ogni genere. Mangiafuoco, motociclisti con asce e catene, raggi laser sparati in cielo e visibili da miglia e miglia di distanza: Dreamscape introdusse nel mondo della musica techno gli elementi che oggi associamo ai principali festival di musica, attirando negli anni quasi un milione di ravers da tutto il paese.
Nel 2004 il The Sanctuary è stato distrutto, ma le locandine di quegli eventi sono entrate nella storia della musica, come della grafica e della cultura popolare britannica in generale. Junior Tomlin, definito il “Salvador Dalí dei Rave”, è una delle menti creative dietro a questi celebri poster che, in un modo o nell’altro, abbiamo già incontrato. Le illustrazioni coloratissime mescolavano ispirazioni sci-fi e afrofuturismo, romanzi distopici e fumetti: tutto in un mix unico che ancora oggi rappresenta perfettamente la cultura eclettica e libera del mondo techno di quegli anni.
E quale ispirazione migliore di una sottocultura inglese così di nicchia, ma così interessante, come il mondo della “terrace-culture” per suggellare questa collaborazione?