In ricordo dei gelati scomparsi

Se pensate che i gelati siano una certezza dell’estate, pensate di nuovo. Negli anni senza che neanche ce ne accorgessimo sul momento, abbiamo perso per strada molti eroi della nostra merenda estiva: dal Brek Motta (impossibile da mangiare una volta arrivati al cono da tirare fuori dalla confezione con enorme difficoltà) al Cornetto Soft Algida, passando per i Calippo Shots e il Super Blob. A volte è successo che tornassero brevemente per poi sparire di nuovo (vedi il Winner Taco nel 2014), altri spariscono e basta senza un perché – ma a quanto pare anche i gelati hanno le loro ere di successo e di decadimento.

Tra i giganti scomparsi alcuni sono legati ai personaggi di cartoni animati di tendenza come la Pantera Rosa o le Tartarughe Ninja comprensibilmente spariti insieme alla fama dei film, mentre altri come il Piedone prodotto a partire dagli anni ’80 da Eldorado prima e da Algida poi sono scomparsi senza dare spiegazioni mentre avrebbero potuto avere ancora un discreto successo oggi, anche grazie al loro aspetto folle e il più lontano possibile dall’ondata di gourmet che è stata di tendenza negli ultimi anni.

Quando un gelato finisce fuori produzione le strade sono due: o viene dimenticato e rimpiazzato o viene reclamato dal pubblico e riportato in vita. Questo è successo appunto con il Winner Taco grazie a un gruppo Facebook di appassionati, ma anche con il Super Blob sparito e tornato nella forma del Cornetto Choc’n’Ball e con il Brek trasformato oggi in Maxicono.

Forse il cambiamento diventa necessario quando i gusti collettivi cambiano direzione, e forse oggi si chiede ai gelati di essere solo buoni senza che nessuno voglia più che siano divertenti. La Eldorado, azienda di gelati nata a Milano nel 1952 e assorbita poi dalla Algida, era specializzata proprio in gelati divertenti. Aveva costruito il mito del Cucciolone con le vignette simpatiche di Giorgio Cavazzano stampate sul biscotto e inventato gelati poi discontinuati come l’Arcobaleno fatto da quattro strisce colorate gusto cola, fragola, limone e menta e soprattutto i Gelosuccosi di cui il più famoso era il Dalek Blu: un ghiacciolo (teoricamente) alla fragola e mirtillo ispirato a personaggi mutanti della serie anni ’60 Dr. Who, la cui forza stava però nel suo incredibile potere colorante. La lingua blu di tutti i bambini che lo mangiavano attratti solo e soltanto dal divertimento che la sostanza tintoria causava e lasciava per diversi giorni, è rimasta un’immagine pop sospesa nel tempo e mai più rivista. Allo stesso modo dell’immagine di gelati come la Pantera Rosa, super popolare negli anni ’80 e ’90, con il suo stecco panna e fragola e gli occhi fatti da due palline di chewing gum.

Cadono nella categoria di gelati divertenti e forse per questo abbandonati in favore di gelati “solo” buoni anche i ghiaccioli dei Puffi e di Topolino e di nuovo il Piedone – che sarebbe oggi il gelato meme per eccellenza. Non si spiegano però l’abbandono di icone come il cono Soft Algida, unico nel suo genere e vicino soltanto al suo simile in vendita nella zona ristorante dell’Ikea, o dei Calippo Shots super divertenti e pratici. Le esigenze sono cambiate? Questo è certo: oggi tutti i brand di gelati confezionati offrono alternative senza lattosio, vegane e più o meno leggere, con però meno attenzione nel creare gelati un po’ matti che passeranno alla storia.