Gucci rivisita cinque icone di design

A partire da oggi, Gucci trasforma il suo flagship store in Via Monte Napoleone 7 in uno spazio immersivo concepito dall’architetto spagnolo Guillermo Santomà che ospita cinque icone del design italiano rivisitate e adattate per l’occasione. 

In concomitanza con il Fuorisalone 2024, il direttore creativo della maison Sabato De Sarno ha infatti dato vita a “Gucci Design Ancora”, un progetto ad hoc co-curato da Michela Pelizzari che consiste per l’appunto nel reinterpretare alcuni pezzi appartenenti all’epoca d’oro del design italiano con la distintiva tonalità Rosso Ancora

“Con Design Ancora, Gucci non si limita a celebrare icone del passato, ma ne crea di nuove. L’aura che emana la Maison mette in rilievo cinque oggetti firmati da grandi nomi del design italiano, perfetti dal punto di vista del design ma meno conosciuti dal grande pubblico.”

Michela Pelizzari, fondatrice dell’agenzia creativa P:S

Tra gli oggetti presenti in sale dalle pareti curve di colore verde che contribuiscono a sfumare i confini e a creare una dimensione metafisica troviamo quindi la cassettiera in legno di ciliegio Storet disegnata nel 1994 da Nanda Vigo per l’azienda bergamasca Acerbis con i suoi inimitabili contrasti di forma e di materiali, il tappeto Clessidra Portaluppi Pattern Project di Nicolò Castellini Baldissera realizzato da cc-tapis con una tavolozza di motivi geometrici e variazioni cromatiche create dall’architetto e urbanista Piero Portaluppi nel 1926 come parte di uno studio architettonico e la lampada da tavolo Parola progettata nel 1980 da Gae Aulenti e Piero Castiglioni per FontanaArte, la quale rappresenta un perfetto esempio di integrazione feconda tra artigianato, industria e design grazie ai tre diversi tipi di lavorazione del vetro. Infine, completano la selezione il vaso Opachi di Tobia Scarpa prodotto da Venini e il divano modulare Le Mura di Mario Bellini per Tacchini risalente al 1972.

“Se avessimo messo gli oggetti tutti insieme, avremmo creato un salotto. Invece, abbiamo deciso di eliminare i limiti imposti dal modo in cui utilizziamo questi oggetti e creare una sorta di limbo. Gli oggetti fluttuanti non hanno significato né funzione. Sono solo forma, materialità, colore”.

Guillermo Santomà

Un’edizione speciale di ciascun prodotto sarà poi disponibile per l’acquisto online dal 21 aprile